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Ho conosciuto Federico più o meno nove mesi fa: lo tenevo d'occhio da tempo, o meglio, se ne stava lì fra i miei feed preferiti in mezzo ad altre decine di blog, finché un giorno ho letto per caso quel che di sé diceva qui.
Allora ho preso in mano carta e web e gli ho scritto qualcosa del tipo ehi, ciao, anche io vado in montagna e il caso vuole che abbia un sito web che racconta un po' di queste cose: si chiama Orizzontintorno e ormai da un paio d'anni accumula polvere.
Mi rispose due giorni dopo e adesso voi siete qui.
Di Federico ho già scritto altrove, quindi non starò a farla lunga. Gli amici di ieri, che c'è aria di nuovo, credo lo abbiano vagamente intuito. Chi entra qui oggi per la prima volta oggi vede solo il cellophane sui divani e le macchie di vernice in giro: scusate, abbiamo appena finito il trasloco, appoggiate pure le giacche su quella scala lì a destra.
Ve lo dico già: c'è da finire ancora di svuotar gli scatoloni ed una milionata di piccole cose da mettere a posto, che magari a voi non sembrano, od anche sì: nel caso, fatemi sapere se qualcosa va storto, tipo che vi cade un mattone in testa, trovate un buco nel muro, la luce non si accende ed altre cose del genere, ché come tutti gli avvii questo non fa eccezione e nelle prime settimane vivremo un po' accampati in cerca dell'apriscatole e dei fiammiferi andati dispersi nel trasloco.
Che posso dirvi, dunque? Per citar qualcuno che scrive cose che fan parte di me, andate (in giro) e fate (no, non è la Bibbia). Ai vecchi frequentatori di questi luoghi qualcosa tornerà familiare, altre cose no, altre ancora non le troveranno più. Per i nuovi, semplicemente benvenuti ed accomodatevi.
A me piace farvi notare solo una piccola easter egg uscita dalla testa di Federico, ché sennò non ci fate caso, vi conosco io: la faccina giù in basso a fondo pagina cambia ad ogni reload. Io ci ho messo le faccine, Federico si è smazzato gli scontornamenti ed il codice (va da sé che se state leggendo via feed non potete capire cosa siano le faccine).
Un'ultima cosa: questi mesi ho avuto alcune offerte interessanti tali da convincermi quasi a rompere con il passato ed inserire un po' di pubblicità dentro ad Orizzontintorno. Ci abbiamo ragionato a lungo con Federico. Per il momento, però, ho accantonato ancora l'idea: non siamo riusciti a gestire i banner senza essere troppo invasivi sul template e questa per il momento è una condizione sine qua non. Questo non significa una chiusura definitiva, diciamo che la questione è rimandata al prossimo consiglio di amministrazione.
Intanto un grazie a coloro che quelle offerte mi han fatto.
Vado a finir di imbiancare, metter su le tende, eccetera. Ed anche a recuperare qualche ora di sonno, ché nelle ultime settimane ci abbiam dato dentro e ho visto anche qualche alba. Per non parlar del groviglio di cavi per casa, che certe notti ci son stati anche tre computer in parallelo, e a proposito, vi ho detto che mi sono innamorato di un iMac?
I prossimi giorni vedrete magari piccole rifiniture e novità.
Poi ci sarebbe da ricominciare a viaggiare, magari, prossimamente.
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Il prossimo 30 giugno, nell'ambito della manifestazione "Estate resistente 2010", sarò in conferenza a Torino presso il Museo Diffuso della Resistenza di Corso Valdocco 4/A, con una nuova replica della proiezione Asia Overland 2002 e consueta presentazione di Notizie dall'Asia Centrale.
Si sta all'aperto nel porticato, e speriamo che non piova (si saranno organizzati, nel caso?). Inizio ore 19.45. Accorrete come sempre numerosi, anche da Palermo, ma soprattutto se siete nel bar di fronte a farvi l'aperitivo. |
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E dunque l'appuntamento è per il 24 giugno, perlomeno per noi che giochiamo da questa parte del campo.
Per voi che leggete probabilmente sarà il 25 giugno mattina.
Stay tuned. |
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Complici una domenica calda di fine primavera e un tubo in programma, ho mandato un po' avanti il progetto centodieci con una classica scampagnata culturale in quel di Lodi, che tutto sommato è a meno di una sessantina di chilometri da casa. Mica male come scoperta, Lodi. A parte che il gelato alla rosa e mela verde non è un granché, ma questo è un altro discorso (perché poi la tipa della gelateria si debba tanto meravigliare del fatto che qualcuno voglia un gelato alla rosa e mela verde, non lo capisco proprio).
A Lodi la piazza del duomo c'è (Piazza della Vittoria, più propriamente), è effettivamente il centro della città, riequilibrando dunque la statistica in merito, e va pure segnalato che il Touring Club la classifica come una delle più belle piazze d'Italia, che voi direte ma cosa, Piazza della Vittoria a Lodi? e io vi dico già, ed è proprio bella in effetti. Fra l'altro il duomo, una delle più imponenti cosrtruzioni romaniche della Lombardia (cito Wiki, sempre ed ovviamente) è aperto, così che riesco pure a dare anche un'occhiata all'interno, caratterizzato soprattutto da una bella cripta.
Altra curiosità di Piazza della Vittoria sono i lotti gotici, edifici le cui facciate presentano larghezze molto ridotte, in alcuni casi di pochi metri. Questa caratteristica, tipica di tutte le città medievali, era pensata per sfruttare al massimo lo spazio che si affaccia sulla piazza principale.
Il caldo picchia a sufficienza da tener lontana la maggioranza degli stakanovisti delle domeniche culturali, e Lodi è un po' tutta per me. Pensavo di fare una rapida corsa, cacciar giù due foto della piazza e ripartire, e invece ne approfitto e la domenica cultural-nerd me la faccio io, dove il nerd si riferisce al fatto che me ne vado a zonzo palmare in mano, armato di Google Map e Wikipedia. I giapponesi mi fan le pippe.
Giro per il Tempio Civico dell'Incoronata, metto addirittura il naso dentro al chiostro e alla sagrestia, mi faccio qualche dipinto medievale tipo antenati appesi al muro, e poi mi incammino seguendo il tour consigliato dall'azienda di soggiorno. Mi manca giusto la famigerata guida verde del Touring (ma esiste ancora?).
Chiudo con una passeggiata rilassante sull'argine verde dell'Adda e con il gelato di cui sopra.
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Il duomo di Lodi (Cattedrale della Vergine Assunta) |
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Lotto "gotico" in Piazza della Vittoria a Lodi |
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Tempio civico dell'Incoronata |
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Chiesa di San Filippo |
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Chiesa di San Francesco |
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L'Adda a Lodi |
Sulla strada del ritorno vinco la pigrizia e metto a segno "casa". Nel senso: a Monza ci ho abitato dal 1974 al 1993, che capite è mica poco. Una vita. Dal 2004, poi, ci vivo attaccato a fianco, e comunque gravitando sempre attorno al Parco. Adesso che l'han fatta capoluogo (capirài) per far fede al centodieci mi tocca fotografarla, ma mettermi lì a fotografare Monza no, voglia proprio non ce ne avevo, zero zero, che mi fa davvero strano girare per casa con il cellulare in mano a scattar fotografie, e metti che magari incontro pure qualcuno che conosco. Per questo, la pigrizia.
Però mi son detto, oggi o mai più. Che è pure quasi il tramonto, fine primavera-inizio estate, poca gente in giro.
Così, rapido parcheggio in divieto di sosta prima di arrivare a casa, dieci chilometri più a nord, giù di corsa e via in Piazza del Duomo - che a Monza c'è, e il Duomo, per la cronaca, è quello della Regina Teodolinda e della Corona Ferrea, mica pizza e fichi. Solo che il museo della Corona Ferrea (che da piccolo ho visto, giuro) chiude alle 18, la biglietteria chiude alle 17 ed io arrivo alle 17:45. Tanto poi non me la facevan fotografare, la Corona Ferrea, quindi pazienza (per voi).
Resta il fatto che fare i turisti a casa propria è una cosa orribile e imbarazzante anzichenò. A proposito, con Monza siamo a ventuno.
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Monza, l'Arengario |
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Il duomo di Monza |
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Monza, Piazza Trento e Trieste |
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Quel che è certo è che è andato più su di me. Vabbè, uffa, non vale, lui aveva le scarpette (e trentanove anni e cinquanta chili di meno da tirar su, sgrunt :-)
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"Papà, assomiglia un po' al Subbuteo. Però nel Subbuteo non c'è tutta quella gente intorno a vedere." |
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Gli auguri glieli han già fatti in tanti. Per parte mia ho ancora addosso l'emozione di quella sera in cui venne ad aprirci la porta di casa sua e me lo trovai così davanti, affacciato sulla soglia, l'inconfondibile barba in penombra.
E quindi, anche da qui, auguri caro Parnassius. |
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