Con il nuovo aggiornamento di ieri ho inserito nell'archivio
immagini le foto dei miei viaggi in Scandinavia
degli anni'80. Dovrei forse dire le foto che si sono salvate.
Gran parte delle diapositive scattate nel 1983 sono oggi
sbiadite, o rovinate. Ma la verità è che moltissime
sono orrende.
Amici, avevo diciott'anni! Capo Nord era il mio primo vero
viaggio e di fotografia non sapevo praticamente nulla, senza
contare che non avevo una lira e spendere soldi per qualche
rullino in più era certo l'ultima delle mie preoccupazioni.
Per buona parte dell'itinerario viaggiai con Luigi, ma al
ritorno, durante una sosta ad Amsterdam, le nostre strade
si separarano. Iniziava a venire alla luce la mia proverbiale
predisposizione alla vita da orso ed al viaggio in solitudine.
Insomma, delle fotografie del 1983 ho salvato giusto qualche
scatto che più che altro ha significato per me e
che ben ritrae la tipica vita dell'interrailer.
Sono tornato in Scandinavia una prima volta nel 1987, viaggiando
alla volta delle Svalbard.
Anche in quel caso il mio obiettivo era dunque altro che
non fermarmi a fotografare la Norvegia, o la Svezia. Risultato:
di nuovo pochi scatti, perlopiù tirati via. Quasi
nulla di salvabile.
L'ultima vacanza lassù risale al 1989, ancora un
viaggio a Capo Nord. Da allora sono tornato qualche volta
in Svezia e in Danimarca solo per lavoro, senza macchina
fotografica al seguito. Nel 1989 qualche scatto migliore,
soprattutto al sole di mezzanotte, lo indovinai. In ogni
caso feci pochissime foto, perché tant'è era
la terza volta che tornavo in Lapponia e non avevo voglia
di perder tempo dietro all'obiettivo.
Insomma, tutto questo per dire: non aspettatevi granché.
Quel poco che rimane dei miei epici viaggi a Capo Nord,
che hanno segnato l'inizio della mia carriera di viaggiatore,
è tutto lì in quelle quattro brutte fotografie.
Che, a ripassarle oggi per cercarne qualcuna di decente,
un po' mi immalinconiscono.
Deve averlo già detto qualcuno: diciott'anni si hanno
una volta sola.
Anche gli ultimi quarantadue chilometri per arrivare a Capo
Nord si fanno a piedi, sotto la neve, una volta sola. A
diciotto anni. Poi si diventa grandi e per fortuna ci si
possono permettere altri mezzi. |