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Siamo a Skopje, Macedonia. Ma ne parliamo un'altra volta. Parliamo invece della difficile arte della navigazione sulle strade dei Balcani.
L'altro giorno stavamo studiando la strada migliore per andare da Pristina, in Kosovo, a Podgorica, capitale del Montenegro. Son zone difficili da guidare, per l'orografia e la quasi totale assenza di infrastrutture, ma anche perché martoriate dalla guerra. Buona parte del Kosovo, fra l'altro, non è ancora transitabile in totale sicurezza, o perlomeno non è consigliabile provare ad attraversarla con un'auto targata Albania come la nostra cariola. Inoltre non tutti i valichi di frontiera sono aperti.
Comunque montagne, strade strette e asfaltate per modo di dire, parecchio trafficate anche da mezzi pesanti, passi a quote prossime ai duemila metri.
La carta stradale della Michelin e una rapida occhiata a Google Map indicano un percorso piuttosto "diretto", nel senso balcanico del termine, lungo la strada M9. Sono circa trecento chilometri con un paio di valichi che si preannunciano impegnativi, soprattutto fatti con la Cinquecento che abbiamo a noleggio, ma dovremmo cavarcela in sette-otto ore calcolate sulla base dell'esperienza dei giorni scorsi.
Solo che, se cerchiamo di fargli calcolare la rotta, Google ci fa passare più a nord, allungando il percorso attraverso il Kulina Pass, un altro scollinamento a quasi quota duemila. E non c'è verso di fargli cambiare idea. Non capisco perché.
Il Kulina Pass sembra più malleabile della M9, ma allunga parecchio e soprattutto ci spinge più a nord, che lipperlì non mi sembra un'idea grandiosa, visto che per ragioni di sicurezza è consigliabile rimanere il più a sud possibile della linea Pristina-Mitrovica e del confine con la Serbia.
Così ingrandisco la mappa di Google. E scopro che la M9, apparentemente, si interrompe proprio sulla linea di frontiera fra Kosovo e Montenegro. Come se mancasse un chilometro di strada. Eppure l'immagine da satellite conferma che la strada esiste ed è pure riportata dalla carta Michelin.
La strada fra Pejë in Kosovo, e Andrijevica, Montenegro |
Il passo sulla frontiera: la strada si interrompe? |
Secondo l'immagine da satellite, no, e al massimo ingrandimento si vede bene |
La mia compagna di viaggio e navigatrice ufficiale va così a caccia su internet e scopre un travel log recente scritto da una coppia francese che ha affrontato la M9 con una Renault Clio, riportandone un'esperienza piuttosto al limite: oltre ad essere sterrata per decine di chilometri, tutta in alta quota e molto esposta, pare essere così stretta che in alcuni punti hanno avuto difficoltà per riuscire a passare con la piccola Clio e raccomandano di evitarla assolutamente.
Infine, un'altra ricerca scaccia ogni dubbio: valico di frontiera chiuso. Esiste un solo passaggio aperto fra Kosovo e Montenegro, il Kulina Pass, che dunque andremo ad affrontare fra un paio di giorni. Insomma, tant'è, Google ha ragione contro tutti.
Ne consegue però anche la consapevolezza che, se ci fossimo affidati solo alle carte, ci saremmo trovati nei pasticci. Così decidiamo di verificare meglio tutto il percorso attraverso il Kosovo.
E insomma: domani partiamo per Prizren e Pristina. Così ingrandisco la mappa degli ultimi chilometri prima della capitale, anche per memorizzare il percorso che porta all'hotel che abbiamo prenotato.
E scopro questo:
Ora, ipotesi per cui Google decide che a un certo punto dobbiamo uscire dall'autostrada e rientrare qualche chilometro più avanti, contromano, per poi fare un'inversione a U, considerando che secondo l'immagine da satellite l'autostrada continua ed è regolarmente trafficata:
a) È crollato un viadotto, o è stato minato.
b) Hanno usato l'autostrada (che in quel punto è indicata come aerodromska) per fare la pista dell'aeroporto di Pristina.
c) Il presidente del Kosovo l'ha chiusa per farne il suo parcheggio privato.
d) ...
(Continua, mi sa. Stay tuned...) |
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TAG: Kosovo, pristina, google, google map |
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