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Questi ultimi giorni ho provato a scrivere una cosa un po’ lunga e articolata, poi niente, ho deciso di lasciar perdere e ho buttato tutto. Per quanti paragoni possa fare, e per quanto di difficili possa averne avuti in passato, il 2016 è stato definitivamente l’anno peggiore della mia vita, quindi è anche inutile parlarne. Riesce persino a chiudersi peggio di come è iniziato, il che non fa ben presagire per il 2017, ma tant’è.
In una disperata caccia ad eventi degni di nota, lo abbiamo battezzato “l’anno della cucina a isola”, per dire. La casa la comprai lo scorso anno sul filo di lana, quindi non vale.
Poi ok, il trasloco a fine aprile, va bene.
Nel 2016 ho chiuso definitivamente le porte alle spalle e aperto un nuovo capitolo della mia vita, dopo anni di terremoti. Almeno questo non devo dimenticarlo.
E poi fan cinque anni. Hai detto nulla. Scusa se ho impiegato così tanto a iniziare a leggere il libro, ma adesso prometto di portarlo in fondo, vien su con me in montagna.
Tutto il resto arriverà, un passo dietro l’altro, tipo un ottomila, e io so come si fa.
Intanto devo prepararmi per farmi infilare dentro quel tubo. Posso superare anche quello.
Il 2017 è iniziato alle 14:50 del 2016. |
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TAG: 2016, 2017 |
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22.38 del 31 Dicembre 2016
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