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Pete Townshend non ruota quasi più il braccio e
Roger Daltrey non riesce più a far volare il microfono
afferrandolo per il filo, ma io non vedo altre differenze
fra i ragazzacci che trentasei anni fa incendiarono il pubblico
di Woodstock e i due simpatici nonni che stasera mi hanno
ancora una volta dato i brividi sul palco del Live8.
E potrei anche non aggiungere altro, a meno di non voler
riprendere il post
di Giulia
ed estenderlo di altre sei o sette pagine.
Ma una curiosità mi rimane e stanotte non ci dormo.
Ditemi, voi che a Roma c'eravate: ho capito male o, mentre
io e probabilmente altri quattro billion di esseri umani
avevamo le lacrime agli occhi guardando Gilmour sorridere
a Mason e Waters commuoversi fra i vecchi compagni, voi
vi stavate davvero sciroppando Venditti?
N.B. per Giulia: mi meraviglio di te. Bastava avere un paio
di portatili collegati in banda larga e non solo ti risparmiavi
la sciagura di assistere alla performance dei Gemelli Diversi
(condoglianze, ti sono vicino), ma potevi saltare a tuo
piacimento fra tutti i sei palcoscenici senza incappare,
fra l'altro, in un nanosecondo di pubblicità. |
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