Quindi, dopo le Canarie nel 2013 e Madeira nel 2017, torniamo nell'Atlantico e questa volta è finalmente il turno delle Azzorre, a lungo inseguite negli ultimi anni e per una ragione o per l'altra sempre rinviate.
Sul mio personale ruolino di marcia annoto anche che, almeno secondo la classificazione del CIGV, con le Azzorre completo definitivamente l'album dell'Europa, inanellando il 55° territorio del nostro continente (le capitali le avevo già completate nel 2015 con il weekend a Vienna), e il 103° paese della mia carriera di viaggiatore. Per curiosità - e naturalmente anche per disturbo ossessivo compulsivo - ho inoltre verificato che le isole portoghesi saranno il ventesimo arcipelago in cui metterò piede in giro per i sette mari, il decimo nell'Oceano Atlantico (contando anche l'Islanda).
Insomma, fin qui le statistiche.
Sarà finalmente una vacanza lunga, vera, che ce n'è un gran bisogno. Nei piani, almeno cinque delle nove isole dell'arcipelago.
Andiamo innanzitutto a caccia di balene per l'ennesima volta, e speriamo che questo sia il giro buono: io le vidi nel 2011 alle Hawaii, ma non sono mai riuscito con Lorenza e i ragazzi. A parte un fugace avvistamento da lontano nel 2014 in Sudafrica, missione fallita alle Canarie nel 2013, missione fallita alle Farøe nel 2014 e in Islanda nel 2015 (del resto eravamo fuori stagione), e missione nuovamente fallita a Madeira nel 2017.
Dicono che le Azzorre siano tutto l'anno un paradiso terrestre per l'avvistamento dei cetacei, soprattutto in estate. Metto a punto l'attrezzatura fotografica e incrociamo le dita.
E poi vulcani, natura, l'oceano e le colonie portoghesi che un po' per caso sembrano il fil rouge di quest'anno, nel quale sono stato fra l'altro anche in Brasile e a Goa. Per farne un progetto vero ci vorrebbe almeno una puntata in Angola ed una a Macao: l'enclave in Cina potrebbe quasi scapparci come rapida estensione di una prossima nuova trasferta di lavoro a Shanghai e Singapore, per l'Angola direi che quest'anno la vedo più complicata.
Batterie in carica, valigie quasi chiuse, equipaggiamento da trekking incluso. Nemmeno un mese che sono a terra e di nuovo in volo verso occidente, finalmente non da solo.
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