Leonardo si è affacciato oltre il check point dell'ONU
un po' perplesso, ha preso la mano del suo papà e
ha così varcato il posto di controllo turco sulla
Linea Verde, inaugurando davvero il suo passaporto. Pochi
minuti dopo ha potuto anche ascoltare per la prima volta
il canto del muezzin che chiamava per la preghiera. Ma questo
ve lo racconto fra poco.
Prima, un paio di annotazioni. Numero uno: in oltre quindici
anni di navigazione sul web ancora mi mancava di vedere
Internet a gettone. Beh, qui a Macronissos (che si scrive
con la "c", e non con la "k" come ho
scritto nello scorso post) funziona così: c'è
un monitor, uno strano browser che è una specie di
MSIE modificato, un timer ed una fessura dove infilare una
moneta da mezzo Pound ogni dieci minuti. Se non infili la
tua monetina, *puff*, il browser si chiude e ti salta la
connessione. E, attenzione: non è che puoi ad esempio
infilare due monetine da venti ed un decino, o fare il pieno
per un'ora di navigazione. No, nella fessura puoi solo mettere
monete da mezzo Pound, una alla volta, ciascuna a tempo
debito. Se dopo la prima non ne hai altre, allo scadere
dei dieci minuti saluti la tua sessione.
Numero due: Nissi Beach, la prima spiaggia entrando ad Agia
Napa e peraltro una delle più fotografate e famose,
è un letamaio. Per dirla in altri termini: fa schifo.
Un tappeto infinito di lattine, bottiglie vuote, mozziconi
di sigarette, cartacce e sacchi di plastica, avanzi di vecchie
ciabatte da mare, asciugamani rotti ed ogni sorta di rumenta
immaginabile. Il tutto, in mezzo ad una teoria infinita
di cestini della spazzatura regolarmente vuoti. Aggiungete
una sparata di snack bar e ristoranti sulla spiaggia che
vi assordano con musica orrenda, centinaia di lettini tutti
incatenati fra di loro, tre o quattro mostri di cemento
bianco spacciati per hotel a dodici stelle e qualche migliaio
di turisti che parlano praticamente solo italiano ed inglese.
Infine, mettete il piede nel mare color verde corallo ed
osservate la sua bella trasparenza e la sabbia bianchissima
che disegna le dune sul fondale, scansando contemporaneamente
quel sacco di plastica che vi galleggia a fianco. Traetene
le conclusioni che volete.
Ci sono circa ottanta chilometri di bella e vuota autostrada
da Agia Napa alla capitale delle due Cipro, Nicosia. Che
comunque nessuno chiama così: i greco-ciprioti la
chiamano Lefkosia, i turco-ciprioti in modo più o
meno analogo: non posso scrivervelo perché mi mancano
i caratteri turchi. Quindi, da adesso in poi anche noi la
chiameremo Lefkosia e vorrei che qualcuno mi spiegasse perché
dalle nostre parti viene chiamata Nicosia.
A Lefkosia, ultima capitale al mondo divisa in due parti,
si trova l'unico varco transitabile attraverso la Linea
di Attila, che più propriamente qui viene chiamata
Linea Verde, come quella della Beirut di qualche
anno fa, per intenderci. Se non siete né greci, né
ciprioti, né turchi, potete avventurarvi attraverso
la zona cuscinetto controllata dall'ONU e conquistarvi il
visto di entrata nella Repubblica turca di Cipro.
Ora, checché ne dicano il CIGV
e il mondo intero, qui una frontiera c'é eccome e
d'altra parte nemmeno la Turchia considera la Repubblica
turca di Cipro un proprio territorio: semplicemente, è
l'unico Paese al mondo che le riconosce una propria sovranità
ed indipendenza. Quindi, per quanto ci riguarda noi considereremo
questo viaggio a Cipro come due
nuove bandierine distinte, non una. Del resto abbiamo
il visto sui passaporti!
Il Ledra Palace Hotel, nonostante il nome accattivante,
è un vecchio rudere crivellato di proiettili che
viene utilizzato dall'ONU come alloggio per i caschi blu
e punto di scambio diplomatico fra greci e turchi. Si trova,
ovviamente, nella zona cuscinetto di Lefkosia, in mezzo
al corridoio che attraversa la Linea Verde. Qui non è
possibile fotografare. A dire il vero, il divieto scatta
ben prima di avvicinarsi alla Linea, già al di fuori
dei bastioni veneziani che circondano l'intero centro storico
di Lefkosia e lungo i viali che portano verso il check point.
Parecchi cartelli sono lì a ricordarvelo, anche alcune
torrette di avvistamento e, a quanto pare, militari nascosti
un po' ovunque.
Beh, io uno scatto proprio sulla Linea Verde, davanti al
check point, ve l'ho rubato lo stesso:
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Lo scheletro
di un palazzo sulla Linea Verde...
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Per dire la verità, ne ho altre due di fotografie prese
sulla Linea Verde, lontano dal Ledra Palace Hotel. Lefkosia
è proprio divisa in due, esattamente come la vecchia
Berlino, e la curiosità sta nel fatto che da ciascun
lato è quasi impossibile vedere l'altro. Tutte
le vie che attraversano la Linea sono state murate, o chiuse
con filo spinato e barili arrugginiti. Attorno, case semidistrutte,
sacchi di sabbia alle finestre, militari più o meno
nascosti, atmosfera surreale e rovente, non fosse altro dovuta
al caldo torrido che ristagna fra i vicoli.
I palazzi (o meglio, quello che ne rimane) nella zona cuscinetto,
a quanto pare, sono minati. Queste sono state scattate di
fronte alle barricate sul lato greco-cipriota:
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Lungo la Linea
Verde...
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Bene, benvenuti in Europa. Anzi, nella Comunità Europea,
giacché la Repubblica di Cipro - quella vera - è
stata annessa lo scorso anno. Ora, vogliamo parlare dell'annessione
della Turchia? E, giusto per capire, se la Repubblica di Cipro
fa parte della Comunità, e se nessuno al mondo riconosce
la Repubblica turca di Cipro, com'è che quello stesso
nessuno non va a spiegare ai ciprioti del nord che anche loro,
in teoria, sono cittadini europei?
A proposito: davanti al posto di controllo turco, oltre il
check point del Ledra Palace Hotel, troneggia un cartello
fin troppo esplicito. Recita, più o meno: "Benvenuti
nella Repubblica turca di Cipro. Per sempre."
Nel senso della sovranità, naturalmente.
In ogni caso, nulla da dire: varcata la Linea Verde, e agganciata
ovviamente e quasi immediatamente la rete TurkCell, il GPRS
riprende a funzionare perfettamente anche sul cellulare. Cento
metri più a sud te lo sogni. Al massimo, ti becchi
Internet a gettoni.
Leonardo prosegue la sua visita, talvolta per mano alla sua
mamma, talvolta al suo papà. Sul passeggino, proprio,
non se ne parla, nonostante i probabili quasi quaranta gradi
all'ombra. Unica richiesta: una biberonata di latte turco.
La mamma provvede al primo spaccio. Intanto, lui fa amicizia
con i bambini turchi...
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Leonardo e
il suo papà...
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Fra l'altro, queste due foto introducono una considerazione
fondamentale: a Lefkosia, come del resto in quasi tutte le
città del mondo, salvo eccezioni è quasi impossibile
scattare fotografie orizzontali. Tanto per dire, venite un
po' con noi per le vie di Lefkosia Nord, capitale della Repubblica
turca di Cipro:
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Il mercato
di Arabahmet, Lefkosia Nord
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Moschea di
Selimiye, Lefkosia Nord
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Beh, un paio di scatti orizzontali fra le vecchie case in
stile veneziano di Lefkosia li ho fatti, giusto per metterli
qui risparmiando un po' di spazio. I loro gemelli verticali
sono più belli, ma li troverete a tempo debito nell'archivio
fotografico:
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Per le vie
di Lefkosia Nord...
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...e per quelle
di Lefkosia Sud
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E' stata una lunga maratona, come non facevamo da tempo. La
Linea Verde divide davvero due mondi lontanissimi, eppure
gemelli. Al di là, il tempo sembra essersi fermato
a trenta, quarant'anni fa, e l'atmosfera è tipicamente
medio-orientale, avvolta dal canto dei muezzin e immancabilmente
caratterizzata dai minareti delle moschee. Di qua, la nuova
Lefkosia è sfacciatamente occidentale, con i suoi viali
trafficati, la Borsa, i palazzi di vetrocemento, le auto tedesche
di grossa cilindrata, i bar, i negozi di souvenir e le cartoline.
Beh, quelle noi le abbiamo trovate anche di là, e di
là le abbiamo spedite.
Riattraversando il check point a rovescio non posso fare a
meno, ancora una volta, di osservare che nel mondo che qui
si trova al di là del filo spinato, io, mi sento come
sempre perfettamente a mio agio. Del resto, anche Leonardo
a quanto pare non ha avvertito alcuna differenza. Tranne quella
manina tesa all'improvviso, appena superata la sbarra davanti
allo scheletro del Ledra Palace Hotel.
Tranquillo, Leo, sei con il tuo papà e la tua mamma. |