E' uscita anche in Italia la nuova edizione della Lonely
Planet dedicata all'Asia Centrale. E' la prima alla
quale abbiamo collaborato anche noi, con gli aggiornamenti,
inviati durante Asia
Overland 2002.
Oltre
a questa, dovremmo essere presenti anche nelle prossime
edizioni di Mongolia, Iran, Cina e Tibet.
Rispetto a quella che utilizzammo noi, pubblicata nel 2000,
questa nuova edizione è (ovviamente, o purtroppo?)
molto più approfondita, dettagliata e, a parte i
contenuti che noi stessi abbiamo contribuito ad aggiornare,
riporta molte delle "nostre scoperte": luoghi
incantevoli che cinque anni fa praticamente non esistevano
e che abbiamo avuto la fortuna di vivere in totale solitudine;
regole non scritte che abbiamo sudato sulla nostra pelle
e imparato ad affrontare giorno per giorno; personaggi,
eventi, mercati, mezzi di spostamento che abbiamo annotato
fra le pagine dei nostri diari, illudendoci in qualche modo
di custodirli gelosamente fra i nostri segreti.
Al di là dell'aspetto inevitabilmente nostalgico
della faccenda, questo nuovo volume è ahimé
fatto bene. Con buona pace di coloro che sostengono che
le LP siano ormai al tramonto, o che esistano guide assai
migliori. Il fatto è che dipende da dove vai
e da come ci vai. E, naturalmente, da quale sistema
di riferimento decidi di utilizzare.
D'altra parte, molto probabilmente tutto ciò che
è stato scritto dovrà presto essere nuovamente
aggiornato.
Comunque: il fatto qui interessante è che l'edizione
che vedete riprodotta è quella tradotta in italiano
dalla EDT.
Come dire: ancor prima di uscire
dalla porta principale, eravamo già rientrati
dalla finestra.
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