Si torna a zonzo per lavoro. Questa sera sono a Rouen - e ne ho
approfittato per riconciliarmi con il Calvados. Domani pomeriggio
me ne vado ad Arlon
(indovinate un po'? Si torna al mitico
Arlux!) e giusto per far la cosa un po' più cool
ci vado in treno, via Parigi-Lussemburgo, ché in aereo impiegherei
lo stesso tempo e mi dovrei smazzare in macchina il viaggio fino
a Parigi. Dopodomani sera rewind Arlon-Lussemburgo-Parigi-Rouen,
e vabbè, ancora in treno naturalmente. Infine, venerdì
me ne torno in Italia.
Il volo per Parigi di questa mattina pareva un AZ, ma in realtà
era un code sharing AF. Infatti sono partito, in anticipo, e sono
atterrato, ancor più in anticipo. A bordo non c'era un cane.
Malpensa è deserta e i banchi del check-in Alitalia non ne
parliamo. Mancavo da queste parti da un anno ed è come si
legge sui giornali: surreale.
Non ce n'è: in Normandia mi sento a casa, io. Anche con la
solita pioggia orizzontale, il consueto vento che Odino lo strafulmini,
insomma, tutto come di norma. Compresa la meravigliosa luce del
nord al tramonto. Rimandata piattata di cozze a giovedì sera
con cena sulla Manica, tipo ad Honfleur, magari. Per stasera, una
classica potage du jour. Mi sa che bloggo domani dal TGV Paris -
Luxembourg, che secondo me fa molto blogger-in.
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Rouen
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