Se vi dico che da trentasei ore nevica in modo assurdo e che ne ha messi giù quaranta buoni buoni, non sto esagerando. Tipo che stamattina, per capirci ed alla faccia degli pneumatici sottozero, ci son volute due pale e due coppie supplementari di bicipiti svizzeri per tirar fuori l'auto da 'sto bordello.
Detto fra noi, di andar su a ramazzar neve con 'sto tempo proprio non ne avevo voglia, nonostante i compaesani elevetici qui se ne fottessero allegramente e già alle nove fossero tutti belli ordinati in fila alla fermata dello skibus. Così, un po' innervosito a dire il vero, tirata fuori l'auto dagli impicci con una buona ora di santa pazienza e non solo, ho fatto rotta verso sud e ho scollinato al Gran San Bernardo.
Ecco: dovessi dire che sono stato felicissimo di trovarmi nel primo pomeriggio al di là del tunnel con un sole e una temperatura caraibica sulla Val d'Aosta tutta, non è esattamente il concetto. Prendere a colpi di bazooka tutti coloro che scendevano dal Val d'Ayas con gli sci sul tetto, forse rende meglio l'idea.
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