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Io purtroppo non voto (più) a Milano, né a Napoli. E non entro dunque nel merito specifico. Però, ecco, a valle del surreale spettacolo al quale sto assistendo - come tutti voi - questi giorni, una piccola considerazione la faccio comunque.
Se i due ballottaggi di cui sopra dovessero prendere la piega che, secondo me, c'è ancora tranquillamente tutto lo spazio che possano prendere, e dunque se per recuperare terreno da quella che è stata una legnata sonora e inequivocabile è sufficiente mettersi dall'oggi al domani a promettere di condonare abusi edilizi, sanare multe, concedere privilegi e deroghe all'ecopass e sui parcheggi a pagamento, minacciare l'avvento di terrosismo, invasioni di zingari, eccetera, e, soprattutto, comparire quasi in contemporanea su cinque telegiornali nazionali, roba tipo Kim Jong-il per capirci, ebbene, se tutto questo dovesse valere e prevalere significherà al solito una cosa sola: che loro hanno perfettamente ragione e che voi ve lo meritate. Di vivere in un tale paese. |
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TAG: elezioni, ballottaggi, milano, |
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