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A distanza di dodici mesi esatti siamo tornati a piantare il campo base ai piedi del Gran Paradiso, nello stesso quadrato d'erba che aveva ospitato la nostra tendina un anno fa. Ché come fai a non amare fino in fondo al cuore un posto che ti accoglie così:
E naturalmente, dopo un paio di infruttuosi tentativi a notte fonda, la nostra amica - la stessa che lo scorso anno ci aveva rubato lo zaino frigo, ne sono certo - una sera dopo cena è venuta tranquillamente a farsi un giro, sgaiattolandoci quasi fra le gambe, e si è fregata sotto ai nostri occhi due pacchi di biscotti freschi della pasticceria di Villeneuve.
Almeno avessi avuto il tempo di fotografarla.
Invece no. Però camosci e marmotte a palate, spesso a due passi dalle provviste, questa volta accuratamente blindate in luogo sicuro - biscotti a parte.
Meteo quasi perfetto, un solo breve temporale in una settimana, qualche sporadica goccia qua e là, tanto sole. Grigliate d'ordinanza, grazie al nuovo fornelletto comprato per l'occasione che è andato ad affiancare il cugino comprato lo scorso anno per il caffè. Fiaschetta di genepy per il papà, telescopio per Leonardo, per esplorare i cieli stellati di Valnontey (e spiare gli animali di giorno), fiori e gite a cavallo per Carola, che a quattro anni cavalca sicura il suo piccolo pony bianco lungo i sentieri del parco nazionale.
Tempo anche per lunghe camminate, ognuno col proprio zainetto, arrampicate su tutti i sassi, dighe in mezzo ai torrenti. E nottate avvolti nei nostri super sacchi piuma a ronfare, alla faccia delle ladre di biscotti.
Scendere a valle e tornare alla civiltà dopo un'intera settimana lassù è stato uno strappo assai doloroso per tutto il team, questa volta ancor più di un anno fa.
Il nostro campo base a Valnontey |
Testata di Valnontey, Gruppo del Gran Paradiso |
Camosci nei pressi della nostra tenda |
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TAG: valnontey, gran paradiso, parco nazionale, lillaz, cogne, valsavarenche |
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Ieri notte una volpe si è infiata nella nostra veranda passando sotto al sovratelo e si è portata via lo zaino frigo - chiuso! - con dentro un panino alla mortadella e il mio storico coltellino svizzero che mi seguiva da almeno trent'anni.
Almeno il coltellino poteva restituirmelo.
Questa mattina a colazione sono venuti a visitarci un paio di camosci. Ci hanno guardato per un po', li abbiamo guardati per un po'. Poi hanno proseguito il loro giringiro per il bosco.
Stasera, mentre avevamo il latte a scaldare sul nostro fornellino, un'altra volpe (la stessa?) ci è sfilata rapida sotto agli occhi e quasi fra le gambe. Io e Leonardo ci siamo guardati e siamo scoppiati a ridere: chissà cosa stava andando a rubare.
Stambecchi no, non ne abbiamo visti: pare che negli ultimi anni si siano ritirati più in alto.
Carola oggi ha voluto risalire il ripido sentiero per la cascata portando il suo zainetto. Ho dovuto insistere parecchio prima di convincerla a cedermelo e a lasciare che glielo portassi io.
E insomma, domani si smonta il campo base. E ci dispiace un bel po'. |
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TAG: valnontey, gran paradiso |
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Sono passati venticinque anni tondi tondi dall'ultima volta che ho messo piede qui. Fu in occasione del mio primo, indimenticabile, 4000: a far mente locale mi sembra una vita e in effetti lo è. Avevo una piccola canadese blu ed arancione, che fra l'altro era già stata con me a Capo Nord e in parecchie altre zingarate.
In mezzo ce ne sono state altre, più tecniche e moderne, ma al nostro leggendario campo base di Valnontey non ero più tornato.
Oggi è un grande igloo con un po' di veranda. Abbiamo il nostro fornelletto con pentole e pentolini, una ghiacciaia, sacchi piuma leggeri ultratecnici e posso perfino bloggare direttamente dalla tenda grazie ai miracoli della tecnologia 3G. Epperò la cascata di fronte a noi è sempre quella di allora, i ghiacciai del Gran Paradiso dominano sempre lo sfondo della valle, i grandi massi erratici riempiono ancora il fondovalle lungo il torrente e volpi, camosci e stambecchi gironzolano sempre attorno alle tende, senza farsi troppo notare.
Venticinque anni fa ero qui con Eugenio e Roberto. Oggi sono qui con i miei due cuccioli. Lo stesso quadrato d'erba per la tenda, gli stessi sentieri, tutto esattamente come allora. Domani ci raggiungerà anche Eugenio, che qui non ha mai smesso di tornare.
E insomma, ci son cose che danno un senso ad una vita intera.
Valnontey, venticinque anni fa |
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TAG: valnontey, gran paradiso |
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